Un base jumper è morto a Dro. Aperta un’inchiesta per cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente.
DRO (TRENTO) – Nuovo incidente in montagna. Un base jumper è morto nella mattinata di sabato 25 luglio 2020 a Dro dopo un lancio dal Becco dell’Aquila. L’allarme è stato lanciato da alcuni colleghi che hanno visto dal vivo la tragedia.
Secondo le prime testimonianze, riportate da La Repubblica, il paracadute della vittima non si è aperto con l’atleta che si è schiantato al suolo. Inutili i tentativi di soccorso con il decesso avvenuto sul colpo. Aperta un’indagine per capire i motivi di questo incidente con il magistrato che potrebbe autorizzare l’autopsia sul corpo.
Secondo incidente in pochi giorni
Si tratta del secondo incidente in pochi giorni. Il precedente era successo a Piombino dove il corpo di un base jumper è stato trovato senza vita sotto un traliccio alto circa 70 metri.
Anche in questo caso si è pensato subito ad una tragedia con gli inquirenti che sono al lavoro per cercare di ricostruire meglio la vicenda. La vittima era un paracadutista del nono reggimento d’assalto Col Moschin. L’allarme è stato lanciato da alcuni amici che avevano appuntamento con lui a Livorno e, non vedendolo arrivare, sono andati alla ricerca dell’uomo trovato ormai deceduto.
Incidente aereo in Svizzera
Grave incidente aereo sulle Alpi Svizzere. Un velivolo da turismo è precipitato con quattro persone che sono morte. Le autorità locali hanno preferito mantenere il massimo riserbo sull’identità delle vittime svelando solo la loro nazionalità.
Sono in corso tutte le verifiche del caso per cercare di ricostruire meglio la dinamica dell’incidente. Secondo alcune testimonianze, l’aereo ha avuto dei problemi in volo con del fumo che usciva dal mezzo. Saranno gli accertamenti degli inquirenti elvetici a ricostruire meglio la dinamica di questa tragedia che è costata la vita a quattro persone di nazionalità svizzera e austriaca.